Pieve di Codiponte
La pieve di Codiponte è la più antica tra le pievi di Lunigiana e la più ricca di reperti archeologici; è dedicata ai santi Cornelio e Cipriano e la prima documentazione risale al 793.
La pieve è situata sulla sponda destra del torrente Aulella (affluente del Magra), in una zona pianeggiante sottostante il borgo di Codiponte; il suo nome deriva dal fatto che si trova di fronte ad un ponte che un tempo era attraversato dalla strada romana che da Parma portava a Luni. Diversi scavi archeologici avvenuti nei pressi della pieve, hanno portato alla luce molti reperti, tra i quali:
ÿ reperti appartenenti ad un villaggio ligure del VII-VI sec. a.C.
ÿ tombe medievali, in cui i morti erano sepolti uno sopra all’altro, utilizzando la copertura della cassa inferiore come base per quella superiore.
ÿ un grosso resto di statua-stele dell’eneolitico e diversi reperti che testimoniano la continuità di insediamento dall’Età del ferro, alla romanizzazione, al medioevo.
La pieve di Codiponte risale alla seconda metà del trecento e di quel periodo oggi permangono elementi quali: l’abside in sasso bianco (palombino); i capitelli di tipo longobardo e carolingio (la sirena, l’orante, il lottatore etc; la base di un fonte battesimale ad immersione e fonte battesimale per il rito ad infusione.
La pieve è divisa in tre navate, separate da una doppia
fila di tre colonne; la navata centrale è quella più larga mentre la navata più ricca di reperti è quella di destra che un tempo si concludeva con un campanile alto 25 metri circa.
Il campanile attuale e il portale principale è ottocentesco, mentre la facciata risale al trecentocome l’originario portale che si trova nel lato sud.
Abbazia di San Caprasio - Aulla
L'abbazia di San
Caprasio è un edificio sacro che si trova nel centro storico di Aulla. La
chiesa, pertinente al monastero, fu fondata nell'884 dal marchese Adalberto di
Toscana e dedicata a Santa Maria Assunta. Dal 1050 risulta dedicata (unico caso
in Toscana) al santo eremita delle isole Lérins nella costa provenzale, le cui
spoglie secondo la leggenda furono portate ad Aulla per sottrarle alle
incursioni saracene. L'edificio ha subito nel tempo profonde alterazioni: della
struttura primitiva del IX-X secolo rimangono l'abside semicircolare e un
frammento di pietra scolpito a motivi vegetali. Del monastero restano, inglobati
nella canonica, tre pilastri circolari con capitello depresso che sostenevano le
coperture del piccolo chiostro.
Santuario della Madonna degli Angeli - Aulla
Il
santuario della Madonna degli Angeli è un edificio sacro che si trova in
località Arforara ad Aulla. Nel Medioevo nella zona sorgeva un ospitale di
grande importanza nella viabilità romea (via Francigena). Successivamente
sopravvisse come oratorio finché fu demolito, venendo poi ricostruito nel 1664
sui resti di una maestà fatta erigere "per grazia ricevuta" da un influente
viaggiatore assalito dai briganti e salvato miracolosamente dalla Vergine. Oggi
l'oratorio è meta di pellegrinaggi, legati a una maestà completamente ricoperta
di coccarde rosa e azzurre posta sulla sottostante statale della Cisa e
riconosciuta dalla gente come protettrice dei neonati.
Chiesa di san Niccolò al castello di Bagnone
La
chiesa di San Niccolò è un edificio sacro che si trova presso il castello di
Bagnone. La chiesa risale al Medioevo; ma nel XVIII secolo si impose l'esigenza
di costruire una nuova parrocchiale, che fu iniziata nel 1703 e consacrata nel
1731. La chiesa, di dimensioni imponenti, ad unica navata, con un'ampia cupola
centrale, un coro di vaste dimensioni, decorata con marmi policromi e con
colonne neoclassiche, fu adornata di paramenti e dotata di un organo a canne
costruito da artigiani ferraresi. Tra gli altari laterali, quello di sinistra
custodisce entro una teca argentea la reliquia della Santa Croce,
particolarmente venerata. Nell'altare centrale di destra è posta la
quattrocentesca Madonna del Pianto. Pregevole è una statua della Madonna
Addolorata ricavata da un blocco di castagno.
Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano – Casola in Lunigiana
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte è un edificio sacro che si
trova in località Codiponte a Casola in Lunigiana. Probabilmente si riferisce a
Codiponte il locus sancti Cipriani ricordato in un documento del 793, mentre la
prima notizia diretta che testimonia l'esistenza della pieve risale a una bolla
pontificia del 1148, diretta al vescovo di Luni. Il luogo di Codiponte è stato
oggetto negli ultimi anni di scavi archeologici che hanno rilevato la presenza
di insediamenti nel periodo ligure confermando la primaria importanza del sito
che, come si evince dal toponimo (Caput Pontis), cioè testa di ponte, era di
importanza strategica per il movimento di uomini e merci. La chiesa, a pianta
basilicale con due absidi, collocabile nel XII secolo, mantiene nei capitelli un
repertorio altomedievale, come i nastri solcati e intrecciati. All'interno si
conservano resti archeologici e il fonte battesimale decorato da una croce.Pieve di san Giorgio - Filattiera
La chiesa di San Giorgio è un edificio sacro che si trova a Filattiera. Nella chiesa si conserva un documento epigrafico di eccezionale importanza, la cosiddetta lapide di Leodegar, che nel commemorare la morte dell'alto personaggio (molto probabilmente un vescovo) avvenuta nel 752, ricorda il compito affidatogli: quello di estirpare dalla regione le pratiche pagane ancora in uso. La chiesetta, con semplice impianto a una navata absidata (originariamente era a due navate), risale al XII secolo (coeva è l'alta torre campanaria, in realtà resto di una fortificazione posta di fronte alla facciata). Nel XIV secolo fu aggiunta una seconda navata, abbattuta agli inizi del XX secolo.
Chiesa dei Santi Jacopo e Antonio - Fivizzano
La
chiesa dei Santi Jacopo e Antonio è un edificio sacro che si trova nella piazza
Medicea a Fivizzano. L'edificio, eretto nel 1377 e ampliato nel 1576 invertendo
l'orientamento della facciata originaria affinché la chiesa si affacciasse sulla
piazza Medicea, ha l'interno a tre navate, scandite da alte colonne, ornato da
altari secenteschi. Nel coro, i cui stalli in noce vennero realizzati da
Pisanino e da Angelo di Fazzano nel 1675, è una lunetta con Pietà del XVI secolo
e due tavole cinquecentesche con San Sebastiano e San Rocco di Pierfrancesco
Foschi. Sull'altare della navata destra è collocata una tela con la Resurrezione
di Lazzaro di Pietro Sorri.
Pieve di Santa Maria Assunta di Pognana - Fivizzano
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pognana è un edificio sacro che si trova in località Pognana a Fivizzano. La chiesa è citata per la prima volta nel 1148. Una bella piletta per l'acqua santa, del 1474, porta il segno della dominazione malaspiniana. Nella navata destra, murato, un frammento marmoreo che rappresenta, su una faccia, due pavoni che si affrontano al fonte e, sull'altra, una croce con riccioli ai bracci e un grappolo iscritto assieme ad un intreccio vimineo che riporta al periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo). Interessanti i capitelli, che mostrano un bellissimo taglio stilistico negli animali, nei mostri, nei giochi geometrici. Forse la chiesa sorse su una piccola cappella - che forma ancora la base della torre costruita in forme romaniche - che ha l'abside inserita completamente nella muratura.
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pognana è un edificio sacro che si trova in località Pognana a Fivizzano. La chiesa è citata per la prima volta nel 1148. Una bella piletta per l'acqua santa, del 1474, porta il segno della dominazione malaspiniana. Nella navata destra, murato, un frammento marmoreo che rappresenta, su una faccia, due pavoni che si affrontano al fonte e, sull'altra, una croce con riccioli ai bracci e un grappolo iscritto assieme ad un intreccio vimineo che riporta al periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo). Interessanti i capitelli, che mostrano un bellissimo taglio stilistico negli animali, nei mostri, nei giochi geometrici. Forse la chiesa sorse su una piccola cappella - che forma ancora la base della torre costruita in forme romaniche - che ha l'abside inserita completamente nella muratura.
Pieve di San Paolo - Fivizzano
La pieve di San Paolo è un edificio sacro che si trova in località Vendaso a Fivizzano. La pieve, citata per la prima volta nel 1148, ha una struttura triabsidata ed è costruita con bozze di calcare bianco (le absidi sono però in grandi bozze di arenaria). All'interno, di particolare interesse i capitelli, caratterizzati da fiori, girali, margherite a sei petali, cerchi concentrici, intrecci viminei, racemi, figure di animali, uccelli, figure enigmatiche.
La pieve di San Paolo è un edificio sacro che si trova in località Vendaso a Fivizzano. La pieve, citata per la prima volta nel 1148, ha una struttura triabsidata ed è costruita con bozze di calcare bianco (le absidi sono però in grandi bozze di arenaria). All'interno, di particolare interesse i capitelli, caratterizzati da fiori, girali, margherite a sei petali, cerchi concentrici, intrecci viminei, racemi, figure di animali, uccelli, figure enigmatiche.
Santuario della Madonna del Monte - Massa
La chiesa
della Madonna del Monte è un edificio sacro che si trova in via Ospedale a
Massa. Sorge fuori del circuito delle mura albericiane, presso la porta Martana
in località Prado, originariamente era annessa al convento dei frati
agostiniani, della congregazione di Lombardia, che in seguito sarebbe diventato
l'ospedale cittadino dedicato ai S.S. Giacomo e Cristoforo. La fondazione del
convento agostiniano risale al 1559, ma alla cerimonia della posa della prima
pietra cui presenziò Alberico I non seguì immediatamente la costruzione. I
lavori iniziarono solo nel 1589 in un sito diverso da quello precedentemente
assegnato, nel luogo ove in una cappella era conservata un'immagine miracolosa
della Vergine che fu poi traslata sull'altare maggiore della nuova chiesa.
Consacrata nel 1598 essa fu ampliata nel 1636 e nuovamente rinnovata nel 1715.
Santuario della Madonna della Neve al Gaggio - Podenzana
Il santuario della Madonna della Neve al Gaggio è un edificio sacro che si trova
in località Il Gaggio a Podenzana. Venne edificato verso la fine del Seicento;
nel 1702 era già in rovina, tuttavia il forte culto che attirava lì pellegrini
da molte parti della Lunigiana ne determinò la ripresa. Il toponimo (che deriva
da ga haga) è antico ed evoca strutture di insediamento longobardo nel
territorio della Lunigiana; appare infatti già citato nella dotazione di
Adalberto di Toscana all'abbazia di San Caprasio nell'884. Qui la tradizione
popolare vuole che attorno ad un secolare castagno sia apparsa la Madonna o si
sia rinvenuta una sua immagine miracolosa. Ciò che resta del sacro castagno è
ancora conservato nel Santuario: lo si dovette proteggere perché i devoti
usavano portare con sé una sua reliquia.
Cattedrale di Santa Maria del Popolo - duomo di Pontremoli
La Cattedrale di Santa Maria del Popolo è il Duomo di Pontremoli. La costruzione
della cattedrale fu decretata con deliberazione del Consiglio Generale di
Pontremoli del 7 luglio 1630 che stabiliva l’erezione di un tempio sontuoso,
nobile e capace del popolo quanto sia possibile. Su progetto fornito nel 1633
dall'architetto cremonese Alessandro Capra, i lavori furono avviati nel 1636
nell'area ricavata dalla demolizione dell'antico oratorio della Madonna del
Popolo e di altri edifici contigui, e furono ultimati solo nel 1687.
Riconosciuta insigne collegiata nel 1699, consacrata dal vescovo di Brugnato nel
1723, la chiesa fu infine eretta in cattedrale nel 1787, al momento
dell'istituzione della diocesi di Pontremoli. Nel quadro di intenso rinnovamento
che caratterizzò l'edilizia sacra della città, è questo l'esempio più
significativo per l'ampiezza e la piena corrispondenza ai dettami della chiesa
controriformata, sanciti dal Concilio di Trento e codificati esemplarmente nelle
strutture gesuitiche, di cui il Duomo di Pontremoli ripete l'impianto: unica
vasta navata con cappelle laterali e breve transetto, cupola altissima e
luminosa all'incrocio dei bracci. Gli affreschi della volta della navata e del
transetto, realizzati da Francesco Natali alla fine del Seicento, furono
sostituiti da stucchi alla metà dell'Ottocento, mentre gli stucchi del
presbiterio e del coro risalgono alla metà del Settecento. Ottocentesche sono
anche la cappella neoclassica del Santissimo Sacramento (1828) e la facciata
(1878-1881), realizzata su disegno del fiorentino Vincenzo Micheli. Il ricco
arredo pittorico della chiesa costituisce una sorta di antologia della pittura
italiana del Settecento. Commissionati da Benefattori e Devoti alla Gran
Protettrice Maria Vergine Santissima del Popolo, giunsero dapprima gli
importanti dipinti di soggetto mariano del presbiterio e del coro: la Nascita
della Vergine del Ferretti, la Visitazione del Meucci, lo Sposalizio del Peroni
e l'Annunciazione di Giuseppe Bottani, che dimostrano come l'attenzione dei
committenti al gusto contemporaneo.
La chiesa della Santissima Annunziata - Pontremoli
La
chiesa della Santissima Annunziata è un edificio sacro che si trova lungo la
statale della Cisa a Pontremoli. Fu costruita nel Quattrocento a seguito di
un'apparizione della Vergine. La facciata è stata rifatta nel 1937.
Nell'interno, a navata unica con presbiterio sopraelevato, si conserva la
Madonna col Bambino e Evangelisti (1470 circa). Al centro della navata si eleva
un tempietto marmoreo ottagonale (1527), attribuito alla scuola di Andrea
Sansovino; all'interno l'Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso, la cui lunetta,
con la Creazione, è ora sulla porta della sagrestia, elegante ambiente
totalmente rivestito da alte armadiature in legno intagliato, completato nel
1676 e dipinto nella volta da Francesco Natali. Dal presbiterio si accede a due
chiostri quattrocenteschi appartenenti all'ex convento degli Agostiniani.
Chiesa di San Pietro - Pontremoli
La chiesa di San
Pietro è un edificio sacro che si trova al confine del centro abitato di
Pontremoli. Riedificata dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale nello
stesso sito ove sorgeva l'antica San Pietro de Confluentu, vi è conservata la
lastra in arenaria del XII secolo con la raffigurazione del Labirinto,
rappresentazione simbolica dell'itinerario dei pellegrini, mentre il superstite
architrave con la raffigurazione in bassorilievo di San Pietro è ora custodito
presso il castello del Piagnaro.
Chiesa di San Nicolò - Villafranca
La chiesa di San
Niccolò è un edificio sacro che si trova a Villafranca in Lunigiana. Posta
accanto ai ruderi del Castello di Malnido, dove il torrente Bagnone confluisce
nel Magra, ne rimane soltanto la torre campanaria e pochi altri resti. La
chiesa, che si trova lungo la Via Francigena, veniva usata in prevalenza per
assistere i pellegrini lungo il viaggio. Viene citata per la prima volta nel
1285, quando - nell'atto del matrimonio che lega due nobili locali, la marchesa
Manfredina di Giovagallo e il figlio del conte Ugolino della Gherardesca,
Banduccio - si fa riferimento alla chiesa, sede della parrocchia di Villafranca
fino alla metà del XVI secolo, quando questo titolo fu trasferito alla chiesa di
San Giovanni Battista. La fase di declino della chiesa arrivò però con il
passaggio della strada ferrata, negli ultimi anni del XIX secolo, e si accentuò
per effetto dei danni subiti dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Nel 1968 l'edificio fu abbattuto.
Chiesa di Santa Maria Assunta (detta “la Chiesaccia”) –
Villafranca
La chiesa di Santa Maria Assunta di Groppofosco è un edificio
sacro che si trova in località Groppofosco a Villafranca in Lunigiana. La chiesa
fu edificata, tra il XII e il XIII secolo, sull'itinerario della via Francigena,
in corrispondenza di un guado sulla Magra dove sorgeva anche un ospedale
dipendente dalla distrutta abbazia di Linari. La chiesa, denominata "la
Chiesaccia" per le precarie condizioni delle strutture, fu ricostruita e
restaurata più volte nel corso dei secoli. L'edificio conserva alcuni tratti
costruttivi protoromanici, come il paramento murario a piccole bozze di pietra
di forma irregolare e ciottoli fluviali disposti secondo corsi paralleli, e la
decorazione a nicchie poco profonde.
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