PIEVE DI SORANO


Nell’ Alto Medioevo, Sorano era considerato il capoluogo dell’alta Val di Magra e la pieve, dedicata a
S.Stefano era il più importante centro religioso della zona. Il toponimo Sorano è da datare al VII sec. nella “Descriptio Ortis Romani” del geografo bizantino Giorgio Ciprio ed indicava un sistema militare bizantino chi- amato “castello soreano” (Kastron Soreon), e che è portato alla luce dagli scavi archeologici che sono ancora in corso.
La pieve si trova nel fondovalle, sulla sponda sinistra del fiume Magra ed in passato è stata importante proprio come punto di convergenza delle tre principali strade di comunicazione dell’antichità, tra le quali la Via Francigena che corrisponde all’attuale strada che fiancheggia la pieve. Un tempo comprendeva un edificio ad un solo piano, con un piccolo cortile centrale, contornato da magazzini e spazi dove ricoverare i cavalli ; era un complesso modesto senza ricchezze architettoniche. Sotto le fondamenta della chiesa e nel cimitero circostante sono stati rinvenuti reperti appartenenti alla preistoria come le statue-stele; tra queste si ricorda quella detta “Sorano 1” (acefala) che si trova proprio custodita all’interno della chiesa, altri scavi compiuti nei territori circostanti la pieve, hanno portato alla luce i resti di una fattoria di epoca romana del I e III sec. D.C., con essa anche resti di capanne di legno; il tutto fu distrutto, si pensa, da un incendio.
Dal 1980 sono in corso indagini archeologiche condotte dall’ Istituto di Storia della cultura Materiale.
L’aspetto esterno della pieve è originario; gli elementi importanti sono: i tre absidi coperti di lavagna e la torre, costruita come tutto l’edificio, con ciottoli di fiume a faccia a vista.
Si pensa che la torre campanaria fosse un tempo una torre difensiva. L’interno della pieve è suddiviso in tre navate da due file di colonne, il tetto della navata centrale ha ceduto circa un secolo fa , quindi le navate sono interessate di restauri e scavi archeologici, i quali hanno messo alla luce una grossa muratura interna a quella oggi visibile, quindi si pensa alla presenza di un edificio o chiesa precedente.

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